"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Giugliano, Nuovo Cinema Moderno

26.09.2010 15:15

Non sarà il Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore, ma il valore simbolico della riapertura de Il Moderno, per ora l'unico sito cinematografico di Giugliano, è di certo posto a livelli non inferiori della celebre storia da Oscar. L'investimento di circa ottocentomila euro messo in campo da una cordata di imprenditori locali a fronte di 30 anni di gestione sta per dare vita a un'operazione culturale attesissima dai 115.000 abitanti della terza città più popolata della Campania. Il Moderno, che riprenderà nome e sito della vecchia struttura colpita da un incendio nel 1980, rinascerà nella centralissima piazza Municipio e avrà tre sale da 250, 110 e 60 posti, distribuite sui 770mq complessivi. L'idea non è, però, quella di realizzare solo un multisala ma anche rendere il luogo un polo culturale, come è accaduto in tempi passati a Melito con il Barone. Il cinema Moderno è solo una delle due sale cinematografiche che un tempo allietavano la vita del paese. L'altro, lo Smeraldo o Urania, in via Aniello Palumbo, anch'esso incendiato, resta un palazzo fatiscente. Per quanto concerne il cinema di piazza Municipio, invece, sul finire degli anni '90, il Comune allora guidato da Giacomo Gerlini aveva dato vita a un'operazione di riassetto della sala. Tuttavia, il nuovo investimento privato testimonia che l'incuria al quale il sito era stato sottoposto, causa l'impossibilità di portare a termine la gara per l'affidamento della gestione, ha reso quasi vani gli sforzi compiuti in passato. A guidare la battaglia per la riapertura è stato il consigliere comunale Giovanni Francesco Russo (Pd) che ha presentato istanza in Consiglio nel marzo 2009 e aveva creato a tale proposito anche un gruppo su Facebook che oggi conta 2500 iscritti. Lo scrittore giuglianese Massimo Cacciapuoti così si esprime in merito alla questione: «Di sicuro avere un cinema in un paesone delle dimensioni di Giugliano è un elemento importante e qualificante». Con il suo stile inconfondibile, però, chiosa: «Almeno una vergogna si è riuscita a cancellarla».

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