"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde - Elogio della bellezza

03.07.2010 11:05

La bellezza è una forma di genio, anzi, è più alta del genio, in quanto non ha bisogno di spiegazioni. E' uno dei grandi fatti del mondo, come la luce del sole, o la primavera, o il riflesso in un'acqua cupa di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna. Non può essere messa in discussione, possiede un suo diritto divino di sovranità, fa dei principi di coloro che la posseggono.

...la gente dice talvolta che la bellezza è solo superficiale. Può darsi, ma almeno non è così superficiale come il Pensiero. Per me, la bellezza è la meraviglia delle meraviglie. Soltanto le persone superficiali non sanno giudicare dalle apparenze. Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile.

Quando verrà meno la vostra giovinezza sparirà insieme con essa anche la vostra bellezza e allora vi accorgerete ad un tratto che per voi non ci sono più trionfi, oppure che dovete accontentarvi di quei bassi trionfi che il ricordo del passato vi farà apparire più amari di una sconfitta. Ogni mese che passa vi avvicinate a qualcosa di terribile.

Il tempo è geloso di voi e ha mosso guerra ai vostri gigli e alle vostre rose. Diverrete giallo, con le guance incavate, con l'occhio smorto. Soffrirete orribilmente... Ah! Finchè avete la giovinezza fate di essa una realtà. Non sprecate l'oro delle vostre giornate ad ascoltare gente noiosa, a cercar di emendare insuccessi senza speranza, a regalar la vostra vita a gente ignorante, ordinaria, volgare. Son queste le aspirazioni morbose, i falsi ideali del nostro tempo.

Vivete! Vivete la vita prodigiosa che è in voi! Fate che nulla vada perduto, siate sempre in cerca di sensazioni nuove, non abbiate paura di niente....

I fiori di campo più comuni appassiscono, ma tornano a fiorire; nel giugno venturo il citiso sarà giallo come è adesso; tra un mese la clematite si ornerà di stelle porporine e un anno dopo l'altro il verde cupo del suo fogliame avrà le sue stelle di porpora; ma a noi la gioventù non viene data una seconda volta. Il polso di gioia che batte in noi a venti anni si intorpidisce, le membra si infiacchiscono, i sensi si deteriorano; degeneriamo fino a trasformarci in schifosi fantocci, ossessionati dal ricordo delle passioni delle quali avemmo soverchia paura e delle tentazioni squisite cui non avemmo il coraggio di vivere.

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