"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Antonio Di Pietro agli agricoltori: "Capisco i vostri problemi. Ne parlerò martedì 26 a Ballarò"

26.04.2011 14:59

Piacevoli e notevoli gli spunti nati dal convegno svoltosi venerdì 22 aprile a Matera sul tema “Mercato, giustizia e sicurezza agroalimentare. Il caso delle filiere cerealicola e cunicola”.

Organizzato dall’Anlac – Associazione Nazionale Liberi Allevatori di Conigli e Consorzio CAMPO, l'appuntamento ha visto tra l'altro la partecipazione dell’onorevole Antonio Di Pietro, il quale si è addirittura trattenuto oltre l'orario prefissato, data l'importanza degli argomenti sul piatto. Paolo Rubino, Coordinatore del Tavolo Verde, ha definito l'onorevole Di Pietro “l'unico rappresentante politico nazionale che ha accettato un forte confronto e ci ha ascoltati”.

"Nel mercato nazionale cunicolo – ha sostenuto De Bonis, presidente Nazionale Anlac – è sempre più evidente l’ ipotesi di un cartello sui prezzi d’acquisto, puntualmente segnalato dalla nostra associazione all’Antitrust con prove documentali stringenti. Il vincolo normativo europeo per qualcuno viene vissuto come un limite, ma per noi produttori di base rappresenta un’ ancora di salvezza; infatti, al di là del dovere di non ingerenza da parte della Commissione esecutiva europea, la stessa ha rilevato in una pubblica audizione che occorre indagare nella filiera cunicola italiana rispetto a presunte violazioni della normativa europea sulla concorrenza e che sarebbe utile e giusto intervenire in tempi più rapidi da parte dell’ Autorità antitrust italiana che da cinque mesi non ci ha ancora dato una risposta. In questa situazione è anche scandaloso che il Piano di settore, voluto da una risoluzione parlamentare del Senato, predisposto dal Ministero con il consenso delle organizzazioni sindacali e approvato dalla Conferenza delle Regioni, non riesca ad essere varato; al suo interno, tra le misure a costo zero vi sarebbe la riforma più importante: quella del sistema di rilevazione prezzi con l’attuazione di una commissione unica nazionale (cun) per rendere piu’ trasparente il meccanismo, superando le attuali distorsioni che affliggono le borse merci. Un esigenza, questa, avvertita in tutte le filiere agricole che può contribuire a risolvere il problema del reddito delle nostre aziende agricole. Inoltre il tema sicurezza nelle carni, derivante dall’ alimentazione dei nostri animali, è intimamente connesso alla filiera cerealicola. Cereali sani, privi di muffe (si e’ parlato in particolare della micotossina DON), come quelli prodotti nel mezzogiorno, oltre a non danneggiare la salute dei nostri animali sono salutari anche per l’uomo. Noi vogliamo garantire l’ assenza di queste sostanze sia negli animali che nell’ uomo, ma occorre che i limiti imposti dall’Unione Europea vengano ridotti per aumentare la sicurezza verso i nostri consumatori. Gli agricoltori e i consumatori europei ed italiani, pur non essendo pregiudizialmente contrari agli scambi internazionali, esigono controlli serrati e quindi di non essere trattati peggio dei suini canadesi, per i quali i limiti sono più restrittivi che da noi”.

 

Caldo e ricco di prospettive è stato in chiusura l'intervento dell'onorevole Di Pietro. Rivolgendosi agli agricoltori, ha detto: "Capisco i vostri problemi, in quanto anche io sono agricoltore come voi, ma oggi posso farlo perché ho lo stipendio da Parlamentare. Anche io coltivo grano duro, producendo 20-22 quintali a ettaro - ha affermato l'ex magistrato di Mani Pulite. Continuerò a sollecitare come voi l’Antitrust, farò ulteriori interventi in Parlamento, opposizione alla Camera, denunce televisive. Per me è estremamente importante avervi ascoltato. Ora il quadro in merito alla situazione cerealicola e cunicola è più chiaro. La filiera dei conigli va assolutamente sostenuta e aiutata. Mi impegno - ha concluso - a comunicare da subito, già da martedì 26 durante il mio intervento previsto a Ballarò, attraverso i media l'indigenza del sistema agricolo di casa nostra”.

 

Durante il convegno, sono state raccolte 200 firme per la petizione lanciata da Matera all’Unione europea, e sottoposta all’ On Di Pietro insieme a tutti gli altri firmatari del Comitato Anti Micotossine. A margine dell’incontro, il leader dell'Italia dei Valori ha anche confessato un suo piccolo peccato di gola: “Mangio la carne di coniglio con piacere, sin da piccolo. In famiglia ne abbiamo sempre allevati, anche se in numero ridotto. Ottimo la domenica ripieno, al sugo ma anche al forno, aiuta a ridurre i problemi di stomaco”.

 

Fonte: comunicato stampa, di Maria Anna Flumero

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