"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


DA BURDESE E BIGAZZI L’APPELLO: «ISCHIA E’ GIA’ COSTRUITA: NON RUBATE PIU’ UN METRO QUADRO ALL’AGRICOLTURA»

03.10.2009 23:06

 In un inclemente pomeriggio di inizio autunno, la Trattoria Il Focolare di Barano d’Ischia ha vissuto oggi, venerdì 2 ottobre, un momento storico per l’isola in nome di tutte le comunità di agricoltura locale.

Corrado Barberis, Beppe Bigazzi, Roberto Burdese, Biagio Notarangelo, Sergio Staino e Gianfranco Vissani hanno raccolto e fatto propria la sfida lanciata da Riccardo D’Ambra, Fiduciario Slow Food Ischia e Procida, il quale, insieme all’associazione Green Ground - Il terreno verde, ha realizzato un meeting-evento per far dialogare i protagonisti della cultura agronomica ed enogastronomica nazionale con la popolazione dei sei comuni dell’isola più abitata del golfo di Napoli.

In conclusione della tavola rotonda, Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia, ha affermato: «Questo meeting non intende essere il punto di arrivo di un percorso, la declamazione delle doti degli Ischitani o, viceversa, la denuncia della loro immoralità. Vuole, invece, costituire il porto dal quale far salpare la nave del nuovo modo di vivere Ischia e la sua vocazione a essere isola verde».

Molto si è dibattuto sull’importanza dell’agricoltura di prossimità, fondata sul riconoscimento della biodiversità prodotta in maniera sommersa dalle famiglie, risorsa economica fondamentale della popolazione. A tale proposito, si è deciso di non firmare nell’immediato un manifesto precostituito, bensì di stilare esclusivamente i primi due punti di un decalogo che, in 12 mesi di tempo, dovrà prendere forma attraverso il dialogo tra le Istituzioni e i cittadini. «L’appello che parte da Ischia è quello di fermare la cementificazione e non perdere più nemmeno un metro quadrato di territorio agricolo», afferma Burdese, il quale continua: «Gli amministratori dell’isola devono ora concentrare sforzi e risorse, anche quelle economiche dei fondi Comunitari, per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile per il mercato locale, incentivando la filiera». Il moderatore dell’incontro, il giornalista Ciro Cenatiempo, ha poi integrato: «Dobbiamo far fronte a questa urgenza catalogando realmente, non solo attraverso le carte della burocrazia, i fondi agricoli attivi e le biodiversità presenti».

L’impegno preso dai relatori e dalle Istituzioni presenti è quello di rincontrarsi tra un anno per verificare quanto le proposte siano state accolte dai Consigli Comunali. Le proposte saranno oggetto di una lettera aperta che sarà inviata a tutti gli abitanti dell’isola e ai loro delegati a rappresentarli nelle Amministrazioni locali.

«L’appuntamento è, dunque, tra un anno, qui a Ischia», conclude Burdese, anticipando che «i risultati raggiunti saranno, poi, un simbolo da mostrare quale esempio nell’incontro mondiale delle Comunità del Cibo a Torino per Terra Madre 2010».

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