"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Il gusto giusto - Un nuovo Umanesimo riparte dalla Toscana

24.10.2008 19:01

“Siamo alla ricerca di un nuovo umanesimo. Non è chiudendoci che costruiamo l’identità ma è nello scambio che la rafforziamo e dimostriamo di essere un paese civile”. Carlo Petrini ha accompagnato con queste parole la presentazione del progetto “Il giusto gusto” svoltasi oggi pomeriggio all’Oval, sede degli incontri di Terra Madre 2008.

Il progetto Terra Madre Toscana, nato quattro anni fa sulla scia del primo incontro mondiale delle comunità del cibo e fortemente voluto da Giovanna Licheri, Presidente Slow Food Toscana, raggiunge oggi, in occasione della terza edizione, un traguardo importante, portando 105 contadini provenienti dai 5 continenti di Terra Madre ad un incontro con le 40 comunità presenti sul territorio regionale.

 

Non è la prima volta che la Toscana impiega le proprie energie per confrontarsi sui temi dell’agricoltura. Stavolta, però, la sfida ha un sapore diverso perché intende vivere una metamorfosi, passando dall’accoglienza delle idee alla condivisione di obiettivi per la realizzazione di progetti comuni. In regione ha preso forma, insomma, una filiera virtuosa che coinvolge numerosi partner ed entusiasma le istituzioni, molte delle quali presenti oggi per testimoniare il loro impegno. Un ponte verso i cinque continenti che passa anche attraverso le leggi regionali ma non perde mai di vista le relazioni personali alla base della rete di Terra Madre.

 

“Terra Madre non è un desueto Romanticismo, ma un moderno Illuminismo” dice l’assessore all’agricoltura della Provincia di Siena, Claudio Carletti. E basta il suo entusiasmo a testimoniarlo. Il motivo sembra essere, poi, svelato da uno degli 82 Sindaci delle città di Terra Madre in Toscana. È una profezia di antichi saperi che parla ai cittadini della modernità e ai visitatori del villaggio globale: “Ricordatevi che la Terra diventerà buona”.

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