"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


La Campania conquista il popolo di Slow Food con le percussioni di Tony Esposito

23.09.2009 11:52

 Nella giornata dedicata alla collaborazione con il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, la Campania ha dato il meglio di sé non solo attraverso i laboratori e le degustazioni in programma (Conciato romano, Cacioricotta di capra cilentano e Provolone del monaco di vacca agerolese i formaggi protagonisti), ma anche parlando al pubblico con l’ausilio di un altro linguaggio universale delle emozioni: la musica. Si è esibito, infatti, in un’affollatissima piazza Caduti della Libertà di Bra il trio del partenopeo Tony Esposito.

È stato un viaggio nelle emozioni delle percussioni, memorie di battiti di un cuore mediterraneo che ha pulsato per l’intera durata dell’evento, letteralmente incantando il pubblico accorso. Contaminazioni familiari quelle della musica, un po’ meno in questo periodo quelle tra le diverse lingue, popoli e culture. Per Slow Food, però, non c’è barriera che tenga. E la musica è una perfetta espressione della filosofia alla base del movimento associativo.

Nel corso della serata, si è passati dal tenue piano solo di Nino Pariota con variazioni sul tema tratte dalla classicità canora partenopea, alla chitarra acustica di “Martino”, percorrendo le vie dei successi di sempre, quali Kalimba de Luna e Mama Africa, dedicata alla straordinaria artista Myriam Makeba, scomparsa a Castelvolturno (Ce) lo scorso 9 novembre 2008.

La compostissima folla è, poi, esplosa sul finire della serata in roboanti danze, ridestando le spesso sopite voglie di ritmo e riscaldando la temperatura che sarebbe stata altrimenti troppo fresca. Mille, dunque, le voci di Tony Esposito, mille le provenienze del pubblico, mille i suoni che attraversavano la piazza così come avevano attraversato i continenti per essere composti. Ancora una volta il cibo è stato il movente per provare a smuovere l’intimo delle coscienze.

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