"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


L'Italia possibile

24.01.2012 15:53

 

Non ci sto.

Non ci sto a fare parte di un'Italia sempre divisa tra le pecore al servigio dei poteri e i lupi altrettanto pronti alla propria celebrazione mediatica.

Non ci sto a sentire ex politici ed ex imprenditori, talvolta racchiusi in un unico volto, alla ricerca di una nuova vita sociale attraverso esternazioni a effetto sulle sciagure italiane.

Non ci sto a schierarmi coi rivoluzionari che non hanno esitato a intascare 22.000 euro al mese in Parlamento senza muovere un dito per provare a rivoluzionare davvero il sistema.

Non ci sto a vedere gli agricoltori bollati come "forconi" e i mafiosi di tendenza neofascista, extraliberale, postcomunista, proradicale, atei o ecclesiastici di fedi diverse, travestiti da imprenditori agricoli su terreni vittime del disastro ecologico.

Non ci sto a credere nel disastro ecologico di una nave in avaria senza guardare ai tanti altri veri disastri che hanno travolto la nostra economia principale: quella agroalimentare.

Non ci sto a pensare che gli scioperi da difendere siano quelli dei tassisti e soprattutto degli autotrasportatori che ledono le libertà altrui, a difesa delle loro e di quelle di chi rappresentano, mentre non si sia mosso un dito per Omsa, Merloni e soprattutto Fiat.

Non ci sto perché c'è chi dà corda a tutto questo. Senza capire che un altro mondo, vero e non quello patinato di Giletti, Bianchetti, Panicucci e simili, è possibile. O almeno lo sarebbe stato.

Sarebbe stato possibile non avere sull'orlo del baratro nazionale un Presidente del Consiglio come Silvio Berlusconi e rinchiuderlo in un manicomio criminale quando affermava in una conferenza stampa internazionale che gli Italiani sono benestanti, mentre ora attende di essere richiamato al Governo.

Sarebbe stato possibile non avere Giulio Tremonti Ministro dell'Economia che ora si scopre improvviso, profondo conoscitore della crisi mentre nessuno gli ricorda del suo passato decisionista.

Sarebbe stato possibile non avere Umberto Bossi Ministro delle Riforme, visto che il suo più alto principio di legalità è rappresentato dal blindare in lista come consigliere regionale suo figlio con evidenti difficoltà di comprensione e inaugurare in Padania nuove sedi di Ministeri, spostando di fatto il clientelismo dal sud al nord del Paese.

Sarebbe stato possibile chiedere al Parlamento un'opposizione. Seria, efficace e concreta al Governo Monti, che guardasse al bene dello Stivale e non ai soliti interessi di omini allo sbando attaccati alla poltrona con lo sputo.

Sarebbe stato possibile non offrire il ruolo di Comandante di una nave da crociera a Francesco Schettino che, nella sua "non - mostruosità", ha condotto alla morte "solo" 33 persone, di cui 22 disperse, fatti salvi i clandestini.

Sarebbe possibile ora ritirare la licenza di navigazione alla Costa Crociere che invoglia i suoi comandanti alla "navigazione turistica" sfidando la natura che da molto tempo prima di noi abita questo pianeta.

Sarebbe possibile ora fare un patto con autotrasportatori e pescatori chiedendo ai personaggi atipici da loro rappresentati di mantenere i favoritismi sul prezzo del gasolio, decidendo però insieme allo Stato un calmiere dei prezzi, così che a pagare non sia solo il solito citrullo consumatore.

Sarebbe possibile ora cominciare a pensare seriamente all'agricoltura di prossimità, a nuove forme solidali di acquisto perché i co-produttori (consumatori consapevoli) non siano in balia delle paturnie delle multinazionali e del trasporto su gomma voluto solo da interessi di lobby.

Sarebbe stato possibile, sarebbe possibile ora ma non vedremo mai possibile il silenzio di chi, per timore di vedere sfumare la propria casta, si arroga il diritto di conoscere lui solo la verità delle stupidità italiote che purtroppo coinvolgono tutti.

Questa è l'Italia. Terra di santi, poeti e navigatori. Pontificatori, parolieri e marinai in un Paese costantemente spaccato a metà, dove i buoni continuano a elencare i cattivi e viceversa, ognuno convinto di essere nel giusto. Dove il direttore della rivista più letta conduce il Grande Fratello mentre i magazine che fanno analisi vengono messi a tacere. Dove la "gente" è demonizzata, ma spesso per puro "spirito di contracrescenza" viene creato il movimento di pensiero agli antipodi dell'opinione pubblica che diventa, ignaro, esso stesso massa, ma mai azione. Dove voyeur e pensatori talvolta giungono alle stesse conclusioni, i primi con trasmissioni televisive di quarta categoria, i secondi documentandosi seriamente per il solo piacere della conoscenza. Che - è bene ricordarlo - evita disastri.

Si è detto più volte, soprattutto all'estero, che l'immagine di quel relitto a 150 metri dall'Isola del Giglio rappresenti la nostra bella Italia. Sì, ma solo per il titolo. Perché siamo inevitabilmente e incomprensibilmente il paese dove ogni giorno si vive il naufragio della Concordia.

—————

Indietro