"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Nazione Napoletana alias Gomorra Giuglianese

07.05.2009 22:42

C'era una volta l'Istituto Italiano per gli Studi Europei...
Volendo rispettare il titolo di Giugliano in Campania, che si professa Città della Fiaba, non trovo modo migliore per iniziare questa storia.
Qualche anno fa un gruppo di giovani con in tasca l'entusiasmo di mettersi in gioco e risollevare il nome di quei 120.000 abitanti di cui si ricordano esclusivamente i peggiori, in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli diretto da Gerardo Marotta, fondò l'IISE. Accanto a esso, un'associazione culturale, di nome Uqbar, fungeva da fucina di talenti, promuovendosi all'interno dei numerosi Istituti superiori della città.
Laboratori artistici, incontri con esponenti della cultura umanistica e tecnico-scientifica, informazione (quella vera) erano solo alcune delle attività condotte da quest'Ente. Dieci anni dopo, con il ritorno al potere dell'uomo di plastica, l'Istituto è stato chiuso: taglio di fondi. Stop.
Sostituito da cosa? Da un'associazione di vecchi della ancor più vecchia guardia, chiamata Nazione Napoletana. Ora è lei a essere la manus longa giuglianese. Longa a tal punto che giunge anche dove l'Istituto non è mai giunto, nonostante il suo indiscutibile talento, perché ragionava, discuteva e valutava le possibili attuazioni progettuali con il cosiddetto Sindaco amico, sacrificando spesso le proprie idee in nome della crescita civica.
Cosa fa Nazione Napoletana? Semplice. Mette un logo. Ennesimo simbolo della Gomorra della Provincia nord di Napoli che premia i voti e non i talenti, che distingue ancora tra destra e sinistra, come se la cultura avesse colore.
All'Istituto hanno parlato sacerdoti e sindacalisti, bianchi e neri, rossi e azzurri. Oggi sembra che, invece, si stia tentando di cancellare dieci anni, sostituendoli con il vecchio ritorno alle amicizie dei furbetti del quartierino. Ho vergogna di vivere in questa città. Ho vergogna per lei. Che ha dato i natali a Giovambattista Basile, che ha ospitato i Principi Colonna di Stigliano, una città su cui alloggiano le chiese del Vaccaro e in cui hanno abitato per secoli le tele di Luca Giordano e Francesco Solimena. E che un anno fa ha eletto col 70% dei voti un vecchio interprete della classe dirigente della Prima (e speravamo superata) Repubblica. 
E tutti vissero infelici e contenti.

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