"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Oltre 1000 presenze al MUSA per Lo straniero del paese accanto

29.09.2008 00:00

Sono state oltre 1000 le presenze alle Giornate Europee del Patrimonio 2008 del MUSA di Benevento, il Polo Museale della Tecnica e del Lavoro in Agricoltura, durante gli appuntamenti distribuiti nei tre giorni de “Lo straniero del paese accanto”, coproduzione di IDEAS e Morgana Music Club.

“La mutazione del paesaggio della Provincia di Benevento e della sua vocazione rurale sono temi oggi sottovalutati e che necessitano di essere indagati con indagini che abbiano la più ampia eco possibile” – dichiara Carmine Nardone, Presidente emerito della Provincia e attuale Presidente di Futuridea, auspicando “un ulteriore approfondimento sulle tematiche sollevate dal dibattito”.

Numerosi gli spunti di riflessione e le divergenze di opinione sul tema dello straniero nate nel corso della tre giorni. “I garzoni, al grado più basso della gerarchia rurale, e i valani, dediti alla cura del bestiame, pur essendo fondamentali nell’economia del lavoro agricolo, sono sempre stati ruoli occupati dai borderline, gli stranieri della società. Ieri erano gli abitanti dei paesi vicini a scarsa produzione, oggi quelli di paesi lontani che cercano nell’agricoltura il loro impiego e la loro pace” – dichiara Mario De Tommasi, responsabile scientifico del MUSA.

Le discussioni, aperte da un brano recitato dall’attore Leonardo Agrella e coordinate dalla giornalista Monica Piscitelli, sono state animate dai sociologi Antonio Pietrantonio, Franco Calvanese e Rossana Maglione e dal Presidente di Slow Food Campania, Gaetano Pascale, accompagnati dall’Onorevole Roberto Costanzo e dagli Assessori Provinciali alla Cultura Carlo Falato e all’Agricoltura Carmine Valentino. La manifestazione, cui hanno partecipato i “Falconieri delle Maitine” è stata allietata da un brindisi offerto da “Terre Longobarde” e da musiche della tradizione rurale eseguite da contadini del territorio sannita.

Notevole il contributo fornito alle riflessioni dalle immagini dell’Archivio di Stato di Benevento, le opere di Doriana Guadalaxara e la musica “indipendente” degli Eva Mon Amour, Remedy, Teste di Modi, Albano Power, Najvira, Nathalie e The Niro i quali, con generi e modalità diverse, hanno raccontato la labilità del concetto di straniero.

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