"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


San Giovanni, la morte di Dio e la rinascita di Pan

08.09.2008 00:00

Ed arriviamo alla notte di San Giovanni. Essa era, fino alla riforma gregoriana del calendario, la notte del solstizio. Papa Gregorio Magno decise, però, di dedicare questa data, importante per le civiltà contadine, al Santo più importante nella tradizione cattolica, colui che precedette e battezzò il Cristo, anticipando il solstizio estivo al 21 Giugno. La notte di San Giovanni era di fondamentale valore per le società rurali, in quanto era la notte più breve dell’anno, quella in cui il Sole (bene) vinceva sulle tenebre (male). E dico “sulle tenebre” e non “sulla Luna”, in quanto la Luna non poteva essere considerata “male”, poiché grazie al suo calendario i contadini stabilivano i ritmi dell’agricoltura e, soprattutto, perché… guarda caso… era alla luce della luna che si raccoglievano le noci, non ancora del tutto mature, per la creazione dell’elisir - mi sia concessa la licenza poetica - del “nocino”. Non credo si tratti di un caso che i prodotti realizzati da elementi agricoli ed alcool siano sempre attribuiti alle mani delle donne. Noci, streghe, San Giovanni… Tutto ritorna. La civiltà contadina non è scomparsa del tutto, anzi! È la più diffusa e stabile della storia dell’umanità indoeuropea. Riprendo ancora una volta un passo de “La strega” di Michelet che ben rende l’idea: “S’era incoscientemente detto: Il grande Pan è morto. Poi, vedendo che [il Dio universale della Natura] viveva, ne hanno fatto un dio del male”. Solo un’analogia merita di essere citata, una sorta di legge del contrappasso quasi coeva, presente in Nietzsche: “Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso”. In un altro passo, poi, leggeremo: “Parlo anch'io di ritorno alla natura, quantunque questo non sia propriamente un retrocedere, quanto invece un andare in alto - in alto verso l'eccelsa, libera, e anche tremenda natura e naturalità, una natura che gioca e può giocare coi grandi compiti.”

—————

Indietro