"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Scena sesta

09.03.2009 00:00

Buio. Parte la musica di “My immortal” degli Evanescence e si scorge una luce da destra. Entra lei e porta tra le mani una candela. Come una musa, è vestita di un abito lungo e di colore chiaro. Percorre la stanza e trova lui che dorme sul letto. Passa una mano carezzevole sul suo capo. Poggia poi la candela davanti a un quadro che si trova a terra che ha al centro una A. Il sogno di un ricordo. Lei parla a lui che la può ascoltare solo nei suoi sogni.

 

Lei: Riesci a scorgere tra questi graffi una A? Potrebbe voler dire tante cose. Alba. Acqua. Arte. Tutte cose che non hanno più valore nella mia vita se non ci sei tu accanto a me per condividerle.

 

 

Silenzio di riflessione. Guarda il quadro e poi torna a guardare lui.

 

 

Lei: Sì, il quadro. Solo un banale pretesto per rivederti perché, per quanto voglia fare la dura, è vero che mi manchi. Mi manchi come l’aria, mi manchi da morire. Mi manchi per vivere.

 

 

Silenzio di riflessione. Riprende a guardare il quadro.

 

 

Lei: Questa A è il tuo nome. Che per me significa solo Amore.

 

 

Guarda di nuovo lui.

 

 

Lei: Ti amerò per sempre, piccolo mio.

Se ne hai voglia, butta quelle Camel e corri a prendermi. Ti aspetterò. Per ridare un senso a tutte le cose belle della mia vita.

 

 

Suona la sveglia (ad 1.35” del brano) e si accende l’hi-fi, posto nella torre degli elettrodomestici, al fianco della libreria. Ci accorgiamo che la musica degli Evanescence viene trasmessa dalla radio. Una voce maschile fuori campo saluta gli spettatori. Lei prende con sé il quadro ed esce da destra, quasi fuggendo.

 

 

Speaker radiofonico: (è divertito, sarcastico e butta qui e lì qualche risata) Buongiorno dormiglioni! Avete mai provato la sensazione di svegliarvi ogni mattina ed avercela sempre più con il mondo intero? A me capita spesso col turno delle 6 alla radio! Una delle reazioni più immediate è prendermela con chi mi vuole bene, visto che chi voglio bene io così si comporta con me.

E, dite un po’… Questa mattina voglio sapere per quanto tempo vi siete svegliati pensando sempre alla stessa persona. E sperando che il giorno dopo questo non avvenga? E puntualmente venire disillusi? Un giorno? Una settimana? Un mese? A me succede da quattro mesi. Oh! Mio Dio… Quattro mesi! E, a quanto pare, è ben probabile che possa ripetersi per molto tempo ancora, se non addirittura per sempre.

Certo, sapere dove si trova quella persona e immaginare, conoscendola, cosa starà facendo, forse può indurre ad un attacco di nervi, ad una malattia psichica, alla depressione, al mal di vivere. L'amore si trasforma, cari amici, si evolve. L'innamoramento, se non ha il tempo di trasformarsi in amore, blocca la crescita.

 

La musica sfuma fino a non sentirsi più a 2.42”.

 

 

Speaker radiofonico: Questa mattina vi saluto con Alessandro Baricco che in “Oceano mare” dice: "Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto, erano solo vita... non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca... il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro... le sue piccole tristi biglie infrangibili... e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo”…

 

 

Lui spegne la radio e tenta di riprendere a dormire. Vorrebbe ancora sognare lei. È di nuovo buio. Solo una flebile luce proviene dalla finestra.

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