"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Sceneggiatura, emozioni e magia al musa... Diario di AperitivoCorto del 26 giugno

28.06.2009 23:51

un contributo di Maria Scarinzi

 «Fate un foro nella parete della vita: troverete infinite storie da raccontare» (Cesare Zavattini). Raccontare una storia, la nostra o quella degli altri, dare spazio alle emozioni attraverso le immagini, risvegliare il passato grazie alla lettura o, più semplicemente, trovare il coraggio di mettere in scena la vita. Anche questo è AperitivoCorto. Un format nazionale che si è trasformato in un appuntamento attraverso il quale risvegliare quelle identità assopite. «Sono stata Janara e strega»: con queste parole, urlate tra la folla da Laura Cardone accompagnata dalla musica eseguita al pianoforte da Luigi Giova, è iniziata la serata di venerdì, una serata dedicata alla notte delle streghe in una città che trasuda magia. E, se all’interno della sala si è respirata un’aria magica, è stata solo bravura di giovani film-maker che con i propri “corti” sono riusciti ad emozionare, risvegliare ricordi e, in alcuni casi, a commuovere. Corti che sono stati in grado di lanciare messaggi forti, come quello di non cancellare le identità altrui in nome di una globalizzazione dilagante: «Quando sarete nella nostra isola non invadete i nostri villaggi, non insegnate il vostro Vangelo e lasciate i nostri saggi alla loro filosofia». Era questo un brano di Roger Kha che chiudeva uno dei film in gara. Ma ci sono stati anche film che hanno voluto sottolineare come tante volte la nostra vita sia semplicemente pilotata da altri, mentre noi siamo semplici burattini nelle mani di uomini che si divertono a giocare ad essere Dio. Una serata forte e intensa e che ha toccato anche il delicato tema dell’amore e dei sentimenti. È bastato leggere un pezzo di un’opera teatrale scritta da Antonio Puzzi per riassumere ciò che questi film hanno risvegliato negli spettatori: «Andate e ritorni, i viaggi, il non fermarsi un istante, occuparsi di mille cose per tenere lontano l'incubo del vuoto del tempo ed evitare di riflettere. Nulla più di una convinzione superficiale. Basta un attimo di silenzio, il voltarsi di una pagina, l'accantonamento momentaneo di altre attività per far fiondare i pensieri». Infatti, basta un rumore, una musica, un odore, delle immagini montate da altri e che scorrono veloci davanti ai nostri occhi per restituirci un pezzo di mondo, il nostro mondo, o forse quello che credevamo nostro ma che poi abbiamo scoperto essere solo un qualcosa da condividere con altri, con quegli altri che ce lo hanno rubato e talvolta derubato.

E se AperitivoCorto ci ha emozionato, non resta che rinnovare l’appuntamento a venerdì 3 Luglio alle 20,30 con una serata dedicata alla fotografia, condotta da Vittoria Principe.

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