"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)
Gli alberi di Diana
Una favola moderna di antichissima origine
(Favola teatrale in parole e musica)
di Antonio Puzzi[1]
- ATTO UNICO -
Personaggi
- Narratore, giullare
- Diana, divinità femminile
- Virbio, divinità maschile
- Talia, musa della commedia
- Melpomene, musa della tragedia
- Polimnia, musa degli inni religiosi
- Epirotina, personificazione del frutto
- Nettuno, dio del mare
- Calliope, musa della poesia epica e lirica
- Scilla, mostro simpatico
- Cariddi, mostro simpatico… ma sottomesso a Scilla
- Partenope, sirena malinconica
- Clio, musa della storia
- Le altre Muse (3/4)
Questo testo è una favola.
I bambini, i ragazzi, i giovani,
gli adulti, tutti hanno il diritto
di credere alle favole.
Ed è dovere della società
fornirne loro la possibilità.
A Tommaso che ha incontrato l’orco,
a Tommaso
cui non è stato concesso il tempo delle favole.
[1] Libero adattamento teatrale de “Gli alberi di Diana – La sfogliatella e la melannurca” di Tonino Cacciapuoti
Gli alberi di Diana
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Scena undicesima
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Scena dodicesima
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