"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Difendere il piacere difendendo l’ambiente.

02.02.2009 00:00

Slow Food e Parco Metropolitano delle Colline di Napoli stringono un patto

per perseguire obiettivi comuni

È stato siglato a Napoli Sabato 31 Gennaio il protocollo d’intesa tra l’Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli e Slow Food.

Il documento, firmato da Silvio Barbero, Segretario Slow Food Italia, Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Campania, e Agostino Di Lorenzo, Presidente dell’Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, prevede lo sviluppo di progetti in difesa della biodiversità e delle piccole produzioni locali, la realizzazione di iniziative per il sostegno e lo sviluppo di mercati contadini e l’avviamento di attività di formazione congiunte per un rapporto più diretto tra produttori e consumatori (co-produttori secondo la filosofia Slow Food).

«Non abbiamo bisogno di musei di ecologia, ma di nuove pratiche di sviluppo. È questa la nuova visione di Slow Food: il piacere lo si difende se difendiamo l’ambiente» commenta Silvio Barbero.

«L’area in cui il Parco opera si estende su 2115 ettari, in gran parte ancora coltivati. Sono 750 le aziende agricole e 100 gli esercizi commerciali che si occupano di ristorazione. È impossibile non aprire gli occhi e condurre attività di educazione orientando le scelte degli operatori verso un discorso di qualità. È nato, così, il primo consorzio di agricoltori e produttori di prodotti del parco». Lo asserisce con forza ed entusiasmo Agostino Di Lorenzo, evidenziando anche come sullo stesso territorio sia presente la zona ospedaliera più grande del Mezzogiorno, all’interno della quale diventa ora un dovere etico l’introduzione di un nuovo discorso di mensa.

«La stima reciproca e gli obiettivi comuni sono stati al centro dell’intera fase preparatoria» afferma Gaetano Pascale nel presentare le linee della neonata collaborazione. L’accordo nasce, infatti, da una convergenza di intenti delle parti, entrambe impegnate nella diffusione dei criteri di una cultura agricola sostenibile, nell’educazione all’alimentazione e nella selezione di iniziative che abbiano per oggetto le produzioni agroalimentari di eccellenza. Slow Food si impegna, inoltre, a istituire una comunità del cibo all’interno dell’area del Parco e a valutare la possibilità di realizzare presso la stessa un Presidio.

L’accordo sarà presentato alla stampa nei prossimi giorni.

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