"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Slow Food Italia si incontra a Fiumicino

29.03.2009 21:48

Si sono incontrati a Fiumicino da venerdì 20 a domenica 22 marzo i 528 delegati (di cui 26 campani) in rappresentanza di 258 Condotte di Slow Food Italia. «Un’ampia partecipazione che equivale alla rappresentanza del 74% delle Condotte del territorio e degli oltre 40 000 soci italiani», sottolinea il Segretario nazionale Silvio Barbero.

 

Tante le sollecitazioni pervenute dai presenti e tutte interessanti. Si è parlato di intergenerazionalità, di iniziative riservate al tesseramento degli “under 35” e degli “Slow Kids”, dei progetti nazionali e territoriali. Ciò che è emersa è stata la volontà collettiva di sposare la filosofia di Slow Food che presenta i problemi «facendoli mangiare», attraverso l’aiuto dei Fiduciari «che non sono operai ma forza motrice dell’Associazione». Interessante è stata, poi, la proposta di aprirsi alla creazione di una rete museale per formare una comunità della memoria. Subito condivise, però, anche la proposta della realizzazione di un portale SlowTube, una sorta di mediateca per gli eventi promossi dalle Condotte, e quella di un disciplinare specifico per le Condotte universitarie, idea avanzata dalla Governatrice nazionale Gaia Giannotti. Il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche Valter Cantino ha, poi, ribadito come si stia intensificando il punto di contatto tra Ateneo e Condotte negli stage territoriali e nelle tesi, investendo molte energie nell’esperienza di trasferimento dei valori e delle conoscenze acquisite in attività imprenditoriali.

 

Gino Bortoletto, Presidente di Slow Food Veneto, ha invece presentato il progetto Slow Life, ovverosia la tessera di socio a vita, nuova proposta associativa finalizzata alla volontà di creare una rete di persone che dimostri con questo gesto la volontà di non episodicità di essere in Slow Food.

 

Di grande eco è stato, poi, l’intervento di Bruno Mari, direttore editoriale di Giunti Editore che entra a far parte di Slow Food Editore acquisendone il 20% delle quote. «L’idea alla base di questa collaborazione è la redazione di prodotti che stimolino l’utente alla percezione di una dimensione di tipo affettivo» sottolinea Mari, riscuotendo l’approvazione da parte della Segreteria nazionale e dell’Assemblea.

 

In chiusura della tre giorni, infine, i delegati hanno sentito l’esigenza di approvare all’unanimità (unica eccezione due astenuti) un appello al Governo nazionale per trovare la risposta all’uscita dalla crisi nell’investimento economico nelle energie rinnovabili. Nel commentare questa votazione e congedare i presenti, il Presidente Slow Food Italia Roberto Burdese ha sottolineato come il messaggio sia ancora più forte, visto che le Condotte attuali sono espressione diretta del territorio e non emanazione della sede nazionale. «Le nuove sfide ora? Il mantenimento del progetto degli Orti in Condotta, l’ampliamento dei Mercati della Terra e la creazione di nuove formule per la dirigenza associativa, a testimonianza ancora maggiore che come dice Carlin “il locale è democratico” ma anche che “il locale è etico”». Alla luce di questi giorni e della nuova linfa del movimento possiamo, dunque, concordare con Burdese che esclama: «W Slow Food!»

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