"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Slow Food Taburno partecipa a VinEstate

04.09.2009 12:01

 È in arrivo un nuovo appuntamento nell’estate di Slow Food, con un’iniziativa che si inserisce nel patrimonio di eventi della provincia di Benevento. La Condotta del Taburno è, infatti, co-organizzatore della XXXV edizione di VinEstate, una delle prime manifestazioni vitivinicole del Sannio.

 

Domenica 6 settembre alle 19,30 presso il Palazzo Caracciolo - Cito si terrà il Laboratorio del Gusto dal titolo “Rosso e Rossa”, il quale mirerà ad abbinare il rosso dell’Aglianico con quello della carne marchigiana. Le aziende di Aglianico del Taburno Doc coinvolte saranno Ocone Giovanni, Terre Longobarde, Taburni Domus, Caputalbus, Cantina del Taburno e Fattoria La Rivolta. Le prove di abbinamento saranno effettuate, grazie alla collaborazione dell’Agriturismo Tasso del Taburno di Cautano, con il carpaccio all’olio extravergine d’oliva ed erbe aromatiche, il roast beef, l’arrosto su pietra lavica, la trippa in umido, la braciola al sugo, lo spezzatino alla sannita e la crostata di confettura di ciliegie con Passito di Aglianico delle Cantine Iannella.

 

La quota di partecipazione è di 5 euro. È gradita la prenotazione, la quale può essere effettuata presso il Comune di Torrecuso (0824889719 - 0824312438) o con una e-mail al Fiduciario Erasmo Timoteo (g.timoteo@tin.it).

 

La storia della razza Marchigiana inizia circa 150 anni fa, quando gli allevatori marchigiani incrociarono il bovino Podolico autoctono (derivato dal "Bovino dalle grandi corna" giunto in Italia nel VI secolo d.C.) con tori Chianini per ottenere una razza con maggior attitudine al lavoro e alla produzione di carne.

 

Successivamente, dopo un ulteriore incrocio con la razza Romagnola, per abbassare la statura e rendere la razza adatta al lavoro nei campi, la Marchigiana assunse i caratteri attuali.

 

La Marchigiana ha una buona presenza in provincia di Benevento soprattutto nella zona del Fortore. Ogni anno si svolgono con successo due mostre a Cerreto sannita e San Giorgio la Molara, al fine della qualificazione degli allevamenti con la messa a disposizione dei capi migliori.

 

La razza Marchigiana insieme alla Chianina e Romagnola concorre alla Igp “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” con le attività di controllo (racchiuse in un apposito regolamento) affidate all’omonimo Consorzio di Tutela con sede a Perugia.

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