"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Sogni di correre...

26.09.2010 16:54

«Avevo voglia di correre». Così dice lui a chi gli domanda perché: «Quel giorno avevo voglia di correre un po'»...

 

Capita a tutti di aprire gli occhi e sentire in bocca, o un po' più giù, un sapore strano, incerto come il tempo che vedi fuori dai muri della tua tiepida casa e avere una voglia matta di iniziare a correre. Per cambiare qualcosa che magari sai non potrà cambiare.

E allora non ti resta che correre, cercare di fuggire, nonostante sappia che dovunque tu vada incontrerai sempre la causa e l'effetto della tua fuga, che sia dentro o fuori di te. Giri il mondo e i suoi confini, ma poi alzi gli occhi al cielo e ti accorgi che stai girando sempre e solo intorno al suo centro.

 

Se ne accorsero già gli Umanisti del '400. Lo aveva teorizzato il Sofismo di Protagora, Vitruvio ne prese esempio per le discipline architettoniche e Leonardo in poco più di 30 centimetri ne stabilì per sempre le sorti. Homo mensura omnium rerum.

 

Sai che non puoi correre lontano da te stesso, ma non accenni a correre verso di te. Perché la magia del volo ti fa paura e le vertigini non le giustifichi o abbandoni superando con disinvoltura un test psicometrico. è intelligenza affettiva quella che cerchi, un modo per vivere in empatia e non sentirti alieno da un mondo che corre, quello sì, pur rimanendo sempre troppo uguale a se stesso, seppur con mezzi e linguaggi diversi.

 

 

 

 

 

 

Vuoi credere che la vita sia come una scatola di cioccolatini, dove non sai mai quello che ti capita. E sogni di correre e di chiamarti Forrest. Forrest Gump.

 

"Sognavamo nelle notti feroci

Sogni densi e violenti

Sognati con anima e corpo:

Tornare; mangiare; raccontare.

Finché suonava breve sommesso

Il comando dell’alba:

Wstawac.

E si spezzava in petto il cuore."

(da Primo Levi, La tregua)

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