"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Gli alberi di Diana

Una favola moderna di antichissima origine

(Favola teatrale in parole e musica)

 

di Antonio Puzzi[1]

 

- ATTO UNICO -

 


Personaggi

 

- Narratore, giullare

- Diana, divinità femminile

- Virbio, divinità maschile

- Talia, musa della commedia

- Melpomene, musa della tragedia

- Polimnia, musa degli inni religiosi

- Epirotina, personificazione del frutto

- Nettuno, dio del mare

- Calliope, musa della poesia epica e lirica

- Scilla, mostro simpatico

- Cariddi, mostro simpatico… ma sottomesso a Scilla

- Partenope, sirena malinconica

- Clio, musa della storia

- Le altre Muse (3/4)

 

 

Questo testo è una favola.

I bambini, i ragazzi, i giovani,

gli adulti, tutti hanno il diritto

di credere alle favole.

Ed è dovere della società

fornirne loro la possibilità.

A Tommaso che ha incontrato l’orco,

a Tommaso

cui non è stato concesso il tempo delle favole.

 

[1] Libero adattamento teatrale de “Gli alberi di Diana – La sfogliatella e la melannurca” di Tonino Cacciapuoti


Gli alberi di Diana

13.03.2009 19:37

Introduzione

Soggetto Una famiglia di contadini greci è costretta a lasciare il proprio paese. Con sé porta sette alberi di melo che troveranno casa con loro nell’attuale Campania.   Presentazione Il testo teatrale de “Gli alberi di Diana” intende muovere con una certa libertà le sue linee dal testo in...

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13.03.2009 00:00

Scena prima

Dal fondo del teatro, entra una processione di donne con candele accese che cantano una nenia. Sono le Muse dell’Arte. Giunte sul palcoscenico, si dispongono ai lati, stese a mo’ di sirene.      

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12.03.2009 00:00

Scena seconda

Sul finire della canzone, un banditore, il nostro narratore, giunge dal fondo del teatro gridando. Una luce lo segue.     Narratore: Popolo po’! Popolo po’!!!     Il narratore cammina lentamente verso il palcoscenico, ma non vi sale. Recita la sua declamazione girando tra il...

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11.03.2009 00:00

Scena terza

 Narratore: Prima era così. Erano le donne a decidere il corso di una storia d’amore… Prima… Eh?! Dunque, dicevamo… Così si sono incontrati per la prima volta Diana e Virbio, i nostri simpatici sposini. Facile immaginare come sia andata a finire, no?! Naturalmente si sposarono. E se vulevano...

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10.03.2009 00:00

Scena quarta

Talia: (intervenendo) Ma sei pazzo! Ma che domande fai! Sii più discreto.   Narratore: Ma fatte ‘nu poco ‘e fatte tuoje! (a Diana) Scusate, maestà!   Talia: Ma che maestà!   Narratore: Regina!   Talia: Ma che dici!   Narratore: Sua Eccellenza, Santità… (a Talia) Comme...

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09.03.2009 00:00

Scena quinta

Narratore: Ora ho capito tutto! Mò m’arricordo (al pubblico) E sì, mio rispettabilissimo pubblico, la nostra bella Afrodite, “pazza e sperza” com’era per il bel Virbio, fece ferro e fuoco per attirare la sua attenzione. Virbio, però, innamorato com’era di Diana, non poteva cedere alla tentazione e...

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08.03.2009 00:00

Scena sesta

Narratore: E ‘a povera Diana nun aveva tuorto! Però, amava troppo suo marito e non voleva più rischiare di perderlo… pe’ na zandraglia!     Parte una musica di sottofondo     Narratore: Decise, quindi, di aiutare Virbio a costruire una piccola barca a vela solida e spaziosa (a...

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07.03.2009 00:00

Scena settima

La scena è lasciata in ombra e ritorna in piena luce il narratore. Accanto a lui, c’è Talia. I due sono sottobraccio commossi dalla scena.     Talia: Ssshhh!   Narratore: Comm’è bellella!   Talia: Sì, è proprio una bambina deliziosa. Cresce non solo grazie al cibo materiale, ma...

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06.03.2009 00:00

Scena ottava

 Narratore: Sarrà pure na musa… Ma è ‘na femmena!... Insomma, avrete capito che Scilla e Cariddi tenevano voglia ‘e parià. Gli alberi di Melo, nonostante gli ostacoli, iniziavano a fiorire. Una grande famiglia di tonni, incantata dalla bellezza dei fiori, accolse la barchetta ed il suo carico...

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05.03.2009 00:00

Scena nona

Il narratore descrive didascalicamente ciò che avviene sulla scena. Musica di sottofondo.     Narratore: Finalmente, po’, videro da lontano una terra stupenda, verde, rigogliosa, felice ma allo stesso tempo malinconica. Erano ormai trascorsi vari mesi dalla partenza dall'Epiro e Virbio...

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